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INCANTESIMO IN NETWORK NEURALE E VOCI:

 

Un network neurale riceve la parola Prophetai e continua la frase in questo modo:

 

Prophetai e’ uno studioso, studia il libro dei profeti. 

 

E’ una figura molto illuminata. 

 

Pero' allo stesso tempo, viene considerato un po’ ignorante. 

 

Per esempio, spesso ci avverte che il destino di una moltitudine,

 

e’ nelle mani di pochi individui. 

 

Ed e’ cio’ che ogni creatore del futuro vuole. 

 

Fino ad oggi, non abbiamo ancora cambiato niente nelle nostre

 

vite. Prophetai dice alla comunità di non essere indifferente al

 

destino, ma di fare tutto ciò che può per proteggerlo.

 

Profezia: Come controllare il tuo futuro

 

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Prophetai e’ una riformattazione in versi e inversa

 

non predice, anticipa

 

non sogna, crea

 

non si adatta, disturba 

 

e narra e contro-narra 

 

per generare nuovi miti.

 

Queste voci richiedono ascolto

 

si infiltrano nei futuri gia’ scritti 

 

e cambiano i passati gia’ raccolti.

 

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Lo specchio non riflette più quello che eravamo e lascia spazio

per restaurare un’altra verità, da chi abbiamo ricevuto il

 

privilegio di rifiutarla. 

 

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Leggono le voci degli altri futuri, che da qualche parte sono già

realizzati. 

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Prophetai e' un incantesimo, un sortilegio digitale che prende vita dalle parole, per incidere la possibilita' di quello che immaginano.



 

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Le voci si stagliano ed uniscono in un incantesimo, si rivolgono ai propri smartphone e ripetono e ripetono le formule magiche:

Vivo in un posto con tanto verde, e sia io che le persone attorno a me, che sono le persone a cui voglio bene, che stimo e che mi stimano e mi vogliono bene, viviamo senza preoccupazioni, senza ansia per il futuro costante. Lavoriamo perché vogliamo lavorare. Ci piace quello che facciamo, e quello che facciamo ci aiuta fra di noi, aiuta gli altri ma anche noi stessi. Voglio bene al mio corpo e il mio corpo vuole bene a me, lui non mi tradisce e io non tradisco lui.. 

 

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Io parlo con gli altri, gli altri parlano con me. Io capisco gli altri, gli altri mi capiscono. Io attivo empatia, e gli altri attivano empatia. Il mondo e’ migliore. 

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Vivo in campagna, mi sono innamorata e ho dei figli. Ho finalmente capito qual e’ il mio ruolo nella vita, e' finita la costante incertezza e ansia di sapere cosa faccio al mondo. Do valore agli altri e gli altri me lo restituiscono. Vivo in una piccola comunità’ che pero’ non e’ scollegata dagli altri, siamo tutte piccole comunità, siamo tutti uniti da una rete enorme. In questa comunità il lavoro e’ bellezza, e’ anche arte, e’ qualcosa che diventa uno scambio. C’e ossigenazione, c’e fluidità fra me e te, e’ tutto un passaggio di sapere, di cose belle. Pero’ continuo un rapporto con la città, mi allontano da uno schema capitalista, che mi vuole sempre a far cose, a far cose per dimenticare di aver fatto cose, pero’ allo stesso tempo continuo. Non c’e’ una separazione totale fra campagna e città’, c’e’ un’armonia. 

 

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Ho realizzato tutti i miei progetti artistici che ho in sospeso, ho finito il fumetto, tutti e tre gli atti, ho realizzato il progetto degli arcani sulla fisiognomica marina, ho iniziato a scrivere le nuove storie per bambini e a illustrarle.  Ho un calendario di tutti gli eventi a cui vorrei partecipare a scopo artistico. Ho accanto una persona che mi sostiene, che ha molta stima in me e che mi rispetta. Ma, anche prova dei sentimenti per me. I miei amic* sono persone che sanno apprezzarmi, io sono equilibrata a livello emotivo. Non c’e’ violenza, non c’e’ aggressività.

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C’e' stata una rivoluzione enorme negli anni precedenti, c’e stata una mutazione genetica dell’essere umano. Una meraviglia. Fino a qualche anno fa non ci potevo credere. Tutti si rispettano, nessuno che prevarica, nulla. Addirittura non c’e’ la prevaricazione di nessuna forma vivente, nessuno lascia morire un animale, una pianta, un essere umano per strada. Io stessa non ci credo, infatti cazzo sono proprio felice. Io personalmente ho il mio compagno che e’ il mio compagno perfetto, non mi abusa psicologicamente, non mi ha mai messo le mani addosso. Fare l’amore con lui e’ una cosa meravigliosa, non mi cosalizza, insomma cose che io veramente mi dico.. ma e’ cambiato cosi, da un giorno all’altro! Ho ripreso a ballare, ho fatto un’operazione al ginocchio e subito, te la fanno e via, senza i tempi di ripresa. E ho scritto due libri.

Le voci scelgono parole da sottolineare e ripetere, in un mantra caotico di infiltrazione algoritmica:

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CHIUSURA IN NETWORK NEURALE:

 

Chi davvero ha interesse per il destino futuro? Chi di noi crede, come te e me, in condividere il nostro destino e fato, anche solo in parti piccolissime? 

 

Il tuo o il mio condividere non e’ in nessun modo radicale, universale, permanente. Queste cose non appartengono ad un* o nessun* di noi, le nostre famiglie, o i nostri amici più vicini. 

 

Rivendico questo destino, questo destino dei loro, farlo mio, tuo e nostro. Lo condivido con tutt* noi. 

 

Quello che io e te possiamo fare oggi e’ fare un passo avanti, guardare nel destino futuro, e gioire in quello. Rendere il destino collettivo nostro. 

 

Possiamo sempre guadagnare qualcosa, ma possiamo solo cedere qualcosa, o rinunciarci. Non potremo mai rivendicarlo. Possiamo solo pretenderlo.

 

Creiamo un futuro autentico, attivato, condiviso per quell* che amiamo. Iniziamo con condividere tra di noi. 


Creiamo strade per pretendere il nostro destino. Lo riappropriamo  insieme.

 

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Testo scritto in collaborazione con un network neurale e con le partecipanti del workshop Prophetai, per la residenza artistica Beyond Binaries, Giugno 2022.

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